Il quesito
Risposta di: Stefano ANDREANI
Non me ne voglia chi l'ha posta, ma la domanda è decisamente confusa: cerchiamo di "sbrogliarla".
Il comma 4 dell'art. 90 della Legge 27/12/2002 n. 289 stabilisce che "Il CONI, le Federazioni sportive nazionali e gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI non sono obbligati ad operare la ritenuta del 4 per cento a titolo di acconto sui contributi erogati alle società e associazioni sportive dilettantistiche".
Se questo è il caso, il contributo è stato corrisposto all'Associazione e non al Presidente a titolo personale, e che l'Associazione lo debba o meno indicare nella sua dichiarazione UNICO ENC dipende dalla tipologia di contributo e dalla finalità dello stesso.
Non possiamo in questa sede analizzare puntualmente e dettagliatamente tutte le possibili fattispecie, ci limitiamo a ricordare in linea molto generale le due principali:
– se a fronte del contributo l'Associazione è tenuta a fornire un servizio, allora si tratta di un ricavo commerciale, da assoggettare sia a IVA che a imposizione diretta, indicandolo quindi in dichiarazione dei redditi;
– se invece si tratta di un contributo c.d. "a pioggia" (ovvero di un contributo erogato all'Associazione, e presumibilmente anche ad altre, da qui il termine "a pioggia", quale generico aiuto finanziario per l'attività svolta), ovvero di un rimborso integrale o parziale di spese sostenute per la gestione (senza, lo ripetiamo, che l'Associazione sia tenuta a fornire un servizio), allora non si tratta di un provento commerciale e non va indicato in dichiarazione.
Se invece si tratta di un contributo (o più correttamente un compenso) corrisposto dall'Associazione al suo Presidente, rientrante nella previsione non del comma 4 ma del comma 3 del medesimo art. 90, ovvero per "rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche", allora l'obbligo di indicazione nella dichiarazione dei redditi personale del Presidente dipende dal'entità del compenso e dal tipo di dichiarazione che egli presenta:
– se i compensi riscossi nell'anno sono inferiori a € 28.158,28 e non esistono altri redditi da dichiarare, non deve essere presentata alcuna dichiarazione
– se i compensi riscossi nell'anno non superano i 7.500 euro e viene presentato il Mod. 730 (come pare di intendere dal quesito), i compensi in questione non debbono essere dichiarati
– se i compensi riscossi nell'anno non superano i 7.500 euro e viene presentato il Mod. UNICO PF, i compensi in questione debbono essere dichiarati, anche se non hanno alcun effetto sulle imposte dovute
– se i compensi riscossi nell'anno superano i 7.500 euro e viene presentata dichiarazione dei redditi, gli stessi debbono essere dichiarati, indipendentemente dal tipo di dichiarazione presentata.