Il quesito
Una associazione da marzo 2020 non ha svolto alcuna attività causa covid, non ha richiesto alcun ristoro. Si premette che c'è un contratto di locazione regolarmente registrato, il presidente dell'a.s.d. ha preso accordi con il locatore, il quale ha rinunciato al pagamento dei canoni per i mesi da marzo a settembre. Nel mese di ottobre l'associazione ha ripreso le attività fino alla chiusura prevista dal d.c.p.m., versando il relativo canone. È corretto procedere con una scrittura privata tra le parti per indicare la riduzione del canone per il 2020, presentando RLI all'Agenzia dell'entrate? Per il 2021 rimane in atto l'accordo preso in precedenza tra le parti. Si dovrà comunicare allo stesso modo all'Agenzia dell'entrate l'importo dei canoni versati per il 2021? Oppure quale altra procedura è opportuno seguire? Grazie per il vostro aiuto.
Risposta di: Maurizio MOTTOLA
Una associazione da marzo 2020 non ha svolto alcuna attività causa covid, non ha richiesto alcun ristoro. Si premette che c'è un contratto di locazione regolarmente registrato, il presidente dell'a.s.d. ha preso accordi con il locatore, il quale ha rinunciato al pagamento dei canoni per i mesi da marzo a settembre. Nel mese di ottobre l'associazione ha ripreso le attività fino alla chiusura prevista dal d.c.p.m., versando il relativo canone. È corretto procedere con una scrittura privata tra le parti per indicare la riduzione del canone per il 2020, presentando RLI all'Agenzia dell'entrate? Per il 2021 rimane in atto l'accordo preso in precedenza tra le parti. Si dovrà comunicare allo stesso modo all'Agenzia dell'entrate l'importo dei canoni versati per il 2021? Oppure quale altra procedura è opportuno seguire? Grazie per il vostro aiuto.
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