Il quesito
Risposta di: Gianpaolo CONCARI

A memoria di chi scrive non è mai stato dettato un metodo per stabilire la prevalenza.
Sicuramente quello del conteggio degli iscritti (paganti/partecipanti effettivi) è il metodo migliore che permette di superare l’ammontare dei proventi che potrebbero essere falsati da quote agevolate o meno che l’associazione potrebbe praticare nei confronti di alcune categorie di iscritti.
Una cosa che sicuramente lascia perplessi è che il modello di autocertificazione permette l’espressione di un solo settore agevolato.
In altri termini, secondo le istruzioni, non è possibile iscrivere al riparto una a.s.d. che svolge per un 20% la propria attività verso i giovani, un 30% verso le persone anziane e un 25% verso soggetti svantaggiati, sebbene la sommatoria dei tre elementi porterebbe l’associazione a svolgere un’attività di rilevante interesse sociale (75% del totale dell’attività svolta).
E questo sebbene nell’art. 3, comma 1, d.lgs. 111/2017 che ha innovato il 5 per mille si legga che possono essere destinatari dei fondi del 5 per mille le associazioni che, riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano a norma di legge, (…) svolgono una rilevante attivita’ di interesse sociale.
Qualora si verificasse una ipotesi di questo tipo, comunque, riteniamo corretto indicare il settore nel quale l’associazione opera maggiormente (per esempio le persone anziane): la norma è rispettata, e se la modulistica non consente di rilasciare una dichiarazione esatta non può certo essere sanzionato chi non può utilizzare che quella.