Le domande di agevolazione vengono presentate dalle imprese alle banche/società di leasing, le quali, con cadenza mensile (in una finestra temporale che va dall’1 al 6 di ciascun mese) presentano le richieste di verifica disponibilità plafond alla Cassa Depositi e Prestiti e da quella data decorrono tutti i termini della procedura.
E’ inoltre in corso, da parte delle banche, il caricamento sulla piattaforma informatica del Mise dei dati puntuali relativi a ciascuna impresa, inserita nella prenotazione di luglio scorso, per consentire l’emissione del decreto di concessione del contributo entro i successivi 30 giorni.
In sintesi, le agevolazioni concesse sono le seguenti:
– un finanziamento bancario per realizzare investimenti, anche mediante leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché in hardware, software e tecnologie digitali [1];
– un contributo economico che copre parte degli interessi sui finanziamenti contratti, pari all’ammontare di quelli calcolati su un piano di ammortamento a rate semestrali, con tasso del 2,75% e durata 5 anni;
– una garanzia sul finanziamento fino all’80% del suo ammontare, tramite “Fondo di garanzia per le PMI”. Le imprese che hanno ricevuto un esito positivo, e che quindi sono state ammesse al contributo in conto interessi, possono inviare ufficialmente la domanda di erogazione della prima quota seguendo le indicazioni fornite nella guida predisposta dal Ministero dello Sviluppo Economico.
I passi operativi da seguire per la corretta trasmissione delle richieste sono descritti nella guida predisposta dal Ministero dello Sviluppo Economico.
L’impresa può richiedere l’erogazione del contributo al Ministero, ai sensi dell’art.10 del D.M. del 27 novembre 2013, solo dopo aver ricevuto il decreto di concessione del contributo e dopo aver completato l’investimento; il Ministero provvede alle erogazioni nell’anno per richieste pervenute entro e non oltre il 31 ottobre [2].
Per avviare la trasmissione della richiesta di erogazione della prima quota di contributo l’impresa beneficiaria dovrà effettuare l’accesso alla piattaforma predisposta inserendo username, corrispondente all’indirizzo di PEC dell’impresa inserito nel modulo di domanda, e password, inviata dal Ministero a mezzo PEC a seguito della trasmissione del Provvedimento di concessione.
Cliccando “1° fase – Compila moduli” in corrispondenza di ciascuna domanda caricata/decretata, l’impresa beneficiaria accederà ad un form che dovrà essere compilato in ogni sua parte, dichiarando anche l’avvenuta variazione o meno dei beni oggetto di agevolazione rispetto a quanto dichiarato nel modulo di domanda.
Una volta firmato digitalmente e caricato il documento generato, ossia la cosiddetta dichiarazione di ultimazione, è necessario proseguire con la “2° fase – Compila moduli”, relativa alla “Richiesta di erogazione 1^ quota”.
Infine, la procedura dovrà essere perfezionata con l’upload della “Dichiarazione liberatoria del fornitore” firmata dal fornitore/fornitori in caso di finanziamento bancario, ovvero dal rappresentate legale della società di leasing, e/o la documentazione necessaria per l’acquisizione delle informazioni antimafia, qualora il contributo superi la soglia di 150.000 euro.