Ricordiamo che il primo appuntamento è per il 13 ottobre prossimo presso l'ODCEC di Napoli: al Convegno si parlerà di Riforma del Terzo Settore, del nuovo Elenco delle Discipline sportive, della Circolare dell'Ispettorato del Lavoro e di lavoro accessorio... tutti temi importanti e di grande attualità! Il secondo appuntamento, per coloro che sono interessati all'approfondimento di queste e altre tematiche fiscosportive, è il Meeting di sabato 14 ottobre, presso la sede del Comitato Regionale del CONI Campania. L'ingresso è libero per ambedue gli eventi (è gradita la prenotazione attraverso il link in calce all'articolo).
A due anni dall’applicazione della riforma, tra i tasselli per completare il puzzle del nuovo lavoro sportivo, manca ancora all’appello il lavoro autonomo occasionale, come già evidenziato nel contributo del collega Foresta*. La questione non è esclusivamente dottrinale ma essenzialmente pratica in quanto si tratta non solo di stabilire se tra le tipologie di lavoro sportivo sia inclusa quella del lavoro autonomo occasionale ma in conseguenza di tale qualificazione capire se sia applicabile o meno la franchigia fiscale fino a 15.000 euro prevista dall’art.36 del D.lgs. 36/21 per i compensi di lavoro sportivo nell'area del dilettantismo. Un recente quesito pervenuto in redazione, nel porre l’accento sul tema “ritenuta sì, ritenuta no” alla luce delle modifiche apportate al TUIR dal DL Sport, offre lo spunto per ripercorrere la sorte di queste prestazioni nell’impianto della riforma, nel tentativo di fare chiarezza. Spoiler: vincerebbe il “no” al lavoro autonomo occasionale sportivo, anche se questa lettura non appare del tutto convincente