Giancarlo ROMITI

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Iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti di Genova e dei Revisori Legali.
Studioso del Terzo Settore e in particolar modo delle problematiche legate al mondo sportivo dilettantistico.
Socio fondatore della rete dei Professionisti del Terzo Settore e dello Sport.
Collaboratore di Ratio Quotidiano e Ratio non Profit, dal 2015 è collaboratore della rivista online Fiscosport.
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Ripartizione degli incassi nell’ambito dilettantistico – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19388
Una A.S.D. in regime di 398/91, affiliata alla F.I.G.C. e militante nel campionato regionale di prima categoria, alla fine del campionato regolare, disputa le gare di play off, play out e spareggi nelle quali il Comitato Regionale, tramite suoi Comunicati Ufficiali, definisce una percentuale per la ripartizione degli incassi derivante dalla vendita di biglietti di ingresso allo stadio; il testo è il seguente: "Play-Off e Play-Out: 65% alla Società ospitante, 35% alla Società ospitata (tale percentuale viene calcolata sull’incasso che la Società ospitante denuncia con il borderò alla SIAE) Finale Play-off: 40% alla Società ospitante, 30% alla Società ospitata, 30% al Comitato Regionale Gare di spareggio in campo neutro, 30% ad ognuna delle due Società, 30% al Comitato Regionale, 10% alla Società organizzatrice." Per quanto sopra si chiede un parere circa il corretto comportamento che la società sportiva dovrà fiscalmente adottare dal momento che la vendita dei biglietti va totalmente indicata nel borderò da presentare alla SIAE.
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Fatture per sponsorizzazioni e assenza di Partita Iva – Risposta al Quesito dell’Utente n. 3053
Nel corso dell'anno 2011 una a.s.d. senza partita IVA ha avuto sponsorizzazioni per €. 186.000,00, ha emesso le relative fatture - senza che gli stessi sponsor rilevassero che era indicato il CF e non la PI - applicando le agevolazioni della l. 398/81, e ha comunque pagato l'IVA tramite il Mod. F24, sempre utilizzando il codice fiscale. Si chiede se, in caso di verifica da parte dell'Agenzia delle Entrate, possa essere richiamato il comportamento concludente dell'associazione; si sottolinea che l'associazione ha presentato l'Unico ENC per l'anno in questione, e ha pagato le relative imposte applicando il coefficiente di redditività del 3%.
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Sponsor e pagamento parziale della fattura – Risposta al Quesito dell’Utente n. 17618
Si chiede come debba comportarsi l'a.s.d. qualora lo sponsor non completi il pagamento di una fattura di pubblicità ma ne paghi solo parzialmente il valore
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OBBLIGO TRACCIABILITA’ e FAVOR REI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 9440 (Con un cenno alla recente modifica al sistema sanzionatorio)
Dal 1 gennaio 2015 il limite dell'obbligo di tracciabilità su incassi e pagamenti per le a.s.d. è stato portato a € 1000. Si chiede se per le fattispecie relative agli anni antecedenti, ove il limite era pari a € 516, si possa applicare il principio del favor rei.
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VERIFICA FISCALE SIAE E AGENZIA ENTRATE – Risposta al QUESITO dell’Utente n. 11515
Una a.s.d. Calcio in L. 398 circa un anno fa ha affrontato la verifica fiscale da parte della SIAE relativa al controllo di tutta la documentazione richiesta nelle loro check list e documenti contabili dal 2010 al 2013, l'esito della quale ha rivelato un'errata liquidazione IVA in un trimestre del 2011 per qualche centinaia di euro. Ora l'a.s.d. riceve un nuovo accertamento dall'Agenzia delle Entrate per le stesse annualità nel quale vengono richieste tutte le fatture di pubblicità, contratti, copie dei pagamenti e rendiconti già esaminati. Si chiede se si tratti di una procedura abituale e in considerazione che per tale documentazione c'è già stata una verifica se si possa muovere alcuna obiezione.
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Richiesta pagamento spazi palestra – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20301
Ad una a.s.d. affiliata a una FSI, l'EPS che ha in gestione, con regolare gara di appalto da parte del Comune, il palazzetto dello sport in cui si svolgono gli allenamenti ha proposto, quale controprestazione per l'utilizzo degli spazi, invece del pagamento dietro presentazione di fattura con relativa IVA, di fare una sorta di associazione, in modo che il "pagamento" consisterebbe in un contributo non soggetto a IVA in quanto attività non commerciale. Si chiede se la procedura proposta è regolare o se in caso di accertamenti potrebbero sorgere problemi, dal momento che la controparte non organizza allenamenti e/o le gare ma si limita alla pura gestione del palazzetto. L'EPS in questione all'interno del palazzetto svolge solo marginalmente attività sportiva direttamente e non nella disciplina della a.s.d., che è comunque l'ente, assieme ad altre a.s.d., ad occupare per la maggior parte del tempo il palazzetto. Si fa presente che le tariffe di utilizzo sono imposte direttamente dell'Amministrazione Comunale con apposita Delibera.
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Regime L. 398/1991 ed emissione di nota di credito – Risposta al Quesito dell’Utente n. 802
Nel corso di una verifica da parte della SIAE nei confronti di una associazione sportiva dilettantistica i verificatori hanno riscontrato da parte dell'Associazione, che opera in regime di L. 398/1991, l'emissione di alcune note di credito. L'emissione di tali documenti ha avuto luogo nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 26 del D.P.R. n. 633/1972 (sopravvenuto accordo tra le parti nel termine di un anno dall'emissione delle fatture corrispondenti). I verificatori in merito hanno espresso il seguente rilievo: "la possibilità di emissione di una nota di variazione in diminuzione, secondo le modalità stabilite dall'art. 26 del d.p.r. n. 633/1972, è preclusa alle associazioni in regime ex legge n. 398/1991 poiché il tributo per tali soggetti è concludente per cui il recupero dell'Iva versata all'erario deve avvenire mediante attivazione di una procedura di rimborso ai sensi dell'art. 21 del d.lgs n. 546/1992. Tuttavia, antecedentemente alla richiesta di rimborso è opportuno che l'associazione si attivi giudiziariamente nei confronti del cliente inadempiente per il recupero delle somme non pagate; solo a seguito di pronuncia giudiziaria si ha la certezza dell'inadempienza e il mancato recupero delle somme dovute attraverso idonea procedura esecutiva determina la possibilità di richiedere il rimborso all'amministrazione finanziaria". Avendo inutilmente cercato un riscontro a tale assunto (impossibilità per i soggetti in 398 di emettere note di credito) l'a.s.d. chiede un parere in merito.
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TRACCIABILITÀ E USO CONTANTI – Risposta al Quesito dell’Utente n. 19297
Si chiede quale sia il limite all'uso dei contanti: in particolare se possa essere liquidata in contanti una fattura di € 500,00 emessa prima del 1°gennaio 2015 e - visto che il limite è stato innalzato a € 1.000,00 - se oggi si possa emettere fattura di 800,00 € e ricevere il pagamento in contanti. Si chiede inoltre quali siano i limiti di cifra per i rimborsi agli atleti.
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Reverse charge e operazioni INTRA – Risposta al Quesito dell’Utente n. 17401
Si chiede se l'esonero dal reverse charge delle operazioni di cui all'art 17 c. 6 per i soggetti in regime di 398 riguardino anche le operazioni intra; e se stia a significare che non bisogna integrare la fattura o che la fattura deve essere esposta con l'IVA.
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RENDICONTO ANNUALE – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20314
Si chiede se il rendiconto annuale, una volta che l'importo tra spese e ricavi sia negativo per quell'anno o di poco positivo, debba essere annualmente inviato all'Agenzia delle entrate o sia sufficiente annotarlo nel libro entrate-uscite.
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Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)