Il quesito
Una ASD costituita da diversi anni opera con il solo codice fiscale ed è iscritta al CONI. Finanzia la propria attività di sport dilettantistico (rivolto principalmente a minori) come segue: - quote associative per iscrizione annuale; - corrispettivi specifici mensili in funzione dell'attività sportiva fatta dagli associati e della categoria sportiva di appartenenza (junior/senior); - compensi per attività occasionale di sponsorizzazione di modesto importo; - erogazioni liberali da parte di alcuni associati; - contributi Comune e Provincia; - contributi federali per organizzazione di gare. La ASD non ha mai aperto partita iva in quanto l'attività, senza alcun fine di lucro, viene esercitata esclusivamente a favore degli associati e le sponsorizzazioni sono del tutto marginali e occasionali. E' corretto continuare a operare fuori campo iva? O è meglio aprire la PI (almeno per le sponsorizzazioni)? La ASD, considerandosi società sportiva iscritta al Coni e senza esercizio di attività commerciale, non ha fatto la comunicazione EAS entro il 31 marzo 2011. Oggi, rendendosi conto che ha probabilmente sbagliato, vorrebbe regolarizzare la sua posizione procedendo a una comunicazione EAS tardiva. E' possibile fare il ravvedimento? La mancata comunicazione EAS mette a rischio le annualità pregresse o anche il futuro? Se la comunicazione viene fatta entro il 31.03.2012 per quali annualità non si è a posto? Grazie. Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
Risposta di: Stefano ANDREANI

Una ASD costituita da diversi anni opera con il solo codice fiscale ed è iscritta al CONI. Finanzia la propria attività di sport dilettantistico (rivolto principalmente a minori) come segue: - quote associative per iscrizione annuale; - corrispettivi specifici mensili in funzione dell'attività sportiva fatta dagli associati e della categoria sportiva di appartenenza (junior/senior); - compensi per attività occasionale di sponsorizzazione di modesto importo; - erogazioni liberali da parte di alcuni associati; - contributi Comune e Provincia; - contributi federali per organizzazione di gare. La ASD non ha mai aperto partita iva in quanto l'attività, senza alcun fine di lucro, viene esercitata esclusivamente a favore degli associati e le sponsorizzazioni sono del tutto marginali e occasionali. E' corretto continuare a operare fuori campo iva? O è meglio aprire la PI (almeno per le sponsorizzazioni)? La ASD, considerandosi società sportiva iscritta al Coni e senza esercizio di attività commerciale, non ha fatto la comunicazione EAS entro il 31 marzo 2011. Oggi, rendendosi conto che ha probabilmente sbagliato, vorrebbe regolarizzare la sua posizione procedendo a una comunicazione EAS tardiva. E' possibile fare il ravvedimento? La mancata comunicazione EAS mette a rischio le annualità pregresse o anche il futuro? Se la comunicazione viene fatta entro il 31.03.2012 per quali annualità non si è a posto? Grazie. Risposta a cura di Stefano Andreani *, Consulente Regionale Fiscosport Toscana
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