Il quesito
Risposta di: Pietro CANTA
Il comodato d’uso, redatto in forma verbale o scritta, è il contratto a titolo gratuito con il quale una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto (art. 1803 del c.c.).
Il comodato avente ad oggetto beni immobili è soggetto a registrazione obbligatoria.
Se redatto in forma scritta, occorre registrarlo entro 30 giorni dalla data di stipula.
Se invece il contratto è verbale, è obbligatorio registrarlo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.
È possibile richiedere la registrazione del comodato presentando il modello RAP presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate, in luogo della sua presentazione telematica.
Anche per le a.s.d. e s.s.d. il contratto di comodato è soggetto a imposta di registro in misura fissa, pari a 200 euro; e sarebbe soggetto ad imposta di bollo, pari a 16 euro, ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe. Tuttavia a decorrere dal 1° gennaio 2019, per effetto delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 (L.30/12/2018 n. 145 comma 646), l’esenzione dal versamento dell’imposta di bollo prevista dall’articolo 27-bis della tabella allegata al d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, per“Atti, documenti, istanze, contratti, nonché copie … estratti, certificazioni, dichiarazioni e attestazioni poste in essere o richiesti…” da Onlus, federazioni sportive, enti di promozione sportiva e dalle associazioni sportive, è stata estesa anche alle associazioni e società sportive dilettantistiche senza fine di lucro, purché regolarmente iscritte al RASD.