Anche l'Italia è tra i Paesi dell'Unione che hanno accolto l'invito del Parlamento Europeo del 4 giugno scorso a istituire una settimana di sensibilizzazione dedicata all’arresto cardiaco: il periodo fissato è la settimana dal 14 al 20 ottobre 2013. L’iniziativa, nata sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, del Senato della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tende a migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini in merito alle problematiche che coinvolgono l’arresto cardiaco e la rianimazione cardiopolmonare.
Il progetto coinvolge anche il mondo sportivo e ben si inserisce nell'attuale dibattito sui defibrillatori in corso nel nostro Paese. In Italia si stima che almeno 100 persone muoiano ogni anno durante l’attività sportiva professionistica e/o dilettantistica. In tutta Europa sono 400.000 le persone colpite ogni anno da arresto cardiaco, e 60.00 in Italia. Mille le persone che muoiono ogni giorno nell’Unione Europea.
Il 70 % degli arresti cardiaci avviene in presenza di qualcuno che potrebbe iniziare la rianimazione cardiopolmonare (RCP): in presenza di un punto attrezzato con un defibrillatore (DEA) e di persone che lo sanno usare, le possibilità di sopravvivenza si raddoppiano se non addirittura si triplicano. In questo modo si possono salvare ben 100.000 mila persone all’anno in Europa.
Sul sito ufficiale viva.it sono presenti ulteriori informazioni, tra cui alcuni video d’istruzione sulla rianimazione cardiovascolare e la possibilità di partecipare e promuovere eventi di educazione sanitaria.
Il legislatore ha introdotto, tra il 2019 e il 2022, un nuovo obbligo per tutti gli operatori economici: l’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Il presente intervento ha l’obiettivo di svolgere una disamina circa il presupposto soggettivo, ovvero perimetrare gli enti che devono sottostare al nuovo adempimento; seguiranno interventi specifici per chiarire in cosa consistano, rispettivamente, gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili e quali azioni debbano adottare gli amministratori per dotarsi di un assetto “adeguato”