Il quesito
Risposta di: LIPARATA Andrea

Nel caso di associazione sportiva affiliata ad un organismo aderente al CONI, in possesso del solo codice fiscale e non della partita iva, è possibile usufrire del regime agevolato proprio dei compensi corrisposti a sportivi dilettanti,a tecnici a istruttori ed al personale amministrativo, nei limiti della previsione normativa relativa all’esenzione fino a 7.500 euro? In altre parole la mancata apertura della posizione iva e quindi del regime della L. 398/91 pregiudica l’utilizzo di tale regime per la corresponsione dei compensi? Si precisa che i frequentatori della struttura sono TUTTI ASSOCIATI. Infine, i membri del comitato direttivo sono anch’essi istruttori ed atleti, possono essere loro erogati compensi a tale titolo? Grazie infinite per l’attenzione.
risposta a cura del Dott. Andrea Liparata, Consulente Regionale Fiscosport Lazio
Il regime di imponibilità IRPEF agevolata per i compensi erogati a sportivi dilettanti e soggetti assimilati è disciplinato dagli artt. 67 co.1 lett. m), 69 co.2) del TUIR e dall’art.25 co.1 della L. 133/1999. Nel rispetto delle predette disposizioni possono accedere alle agevolazioni in esame, sia le associazioni sportive dilettantistiche, sia le società e cooperative sportive dilettantistiche, purché in regola con i requisiti di iscrizione e riconoscimento del CONI richiesti dall’art.90 della L. 289/2002. Tanto premesso, l’eventualità di esercitare un’attività commerciale e quindi l’apertura della partita IVA, come pure la scelta per l’applicazione del regime di cui alla L. 398/1991, non rappresentano requisiti necessari per accedere alle agevolazioni in materia di compensi erogati a sportivi dilettanti e soggetti assimilati. Inoltre, il regime irpef agevolato previsto per gli sportivi dilettanti, può essere utilizzato anche per i compensi erogati agli amministratori, purché gli stessi siano riconducibili ad una delle fattispecie indicate all’art.67 co.1 lett.m) del TUIR.