Il quesito
Risposta di: Stefano ANDREANI

Il principio correttamente richiamato nel quesito è la c.d. “cassa allargata”, che comprende sia gli incassi dell’anno che le fatture emesse nell’anno ma non incassate; quelle non emesse nell’anno e non incassate, quindi, non rilevano assolutamente.
L’aspetto estremamente delicato sono gli incassi, l’anno successivo, delle fatture emesse e quindi già comprese nel conteggio, l’anno precedente: logica vorrebbe che non possano essere sommate due volte e quindi non vadano considerate, ma non è scritto esplicitamente da alcuna parte e non possiamo quindi escludere che tale comportamento venga ritenuto non corretto.
Poi in sede di discussione se ne potrà sostenere la correttezza, ma siccome l’idea di base è quella di non iniziarle nemmeno, le discussioni, non possiamo che continuare a sconsigliare vivamente l’emissione di fatture anticipatamente rispetto al pagamento, soprattutto quando tale pagamento potrebbe essere effettuato l’anno successivo.
[Aggiornamento del 16 luglio 2022: la risposta qui pubblicata è uscita due giorni prima della pronuncia della Cassazione n. 22440 del 15.07.2022, che ha stabilito che ai fini del calcolo del plafond dei 400.000 euro valgono solo i corrispettivi incassati; si v., sul punto, S. Andreani e G. Sinibaldi, Ai fini del limite dei 400.000 euro valgono solo i corrispettivi incassati)