Con il presente articolo viene ultimata la rassegna a commento del questionario Istat a cui sono tenuti gli Enti non profit entro, lo ricordiamo, il 20 dicembre in caso di compilazione on-line o di presentazione agli Uffici Provinciali di Censimento competenti per territorio.
Le sezioni che prendiamo qui in rassegna sono la quinta: “Attività” e la sesta: “Struttura territoriale: unità locali” (le precedenti sezioni sono state trattate nelle Newsletter 16/2012, 17/2012, 18/2012 e 19/2012).
5. Attività
Il questionario chiede quali siano i settori in cui opera l’Ente.
Si evidenzia che i quesiti di sicuro interesse per le associazioni società sportive sono i seguenti:
– 26 (cultura, sport e ricreazione)
– 27 (attività sportive ed attività ricreative e di socializzazione)
– 28 (altro)
– 29.1 (cultura, sport, ricreazione)
– 30 e 30.1 – relativamente agli strumenti di comunicazione utilizzati (pubblicità, internet, ecc.)
– 31 – relativamente all’attività di raccolta fondi, se effettuata
26. Quali sono i settori di attività in cui l’istituzione non profit ha operato nel corso del 2011? (sono possibili fino a 6 risposte)
Cultura, sport e ricreazione
11.Attività culturali e artistiche
12.Attività sportive
13.Attività ricreative e di socializzazione
Istruzione e ricerca
14.Istruzione primaria e secondaria
15. Istruzione universitaria
16. Istruzione professionale e degli adulti
17. Ricerca
Sanità
18.Servizi ospedalieri generali e riabilitativi
19.Servizi per lungodegenti
10.Servizi psichiatrici ospedalieri e non ospedalieri
11.Altri servizi sanitari
Assistenza sociale e protezione civile
12.Servizi di assistenza sociale (offerta di servizi reali alla collettività o a categorie di persone)
13.Servizi di assistenza nelle emergenze (protezione civile e assistenza a profughi e rifugiati)
14.Erogazione di contributi monetari e/o in natura (servizi di sostegno ai redditi e alle condizioni di vita individuale)
Ambiente
15.Protezione dell’ambiente
16.Protezione degli animali
Sviluppo economico e coesione sociale
17.Promozione dello sviluppo economico e coesione sociale della collettività
18.Tutela e sviluppo del patrimonio abitativo
19.Addestramento, avviamento professionale e inserimento lavorativo
Tutela dei diritti e attività politica
20.Servizi di tutela e protezione dei diritti
21.Servizi legali
22.Servizi di organizzazione dell’attività di partiti politici
Filantropia e promozione del volontariato
23.Erogazione di contributi filantropici
24.Promozione del volontariato
Cooperazione e solidarietà internazionale
25.Attività per il sostegno economico ed umanitario all’estero
Religione
26.Attività di religione e culto
Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi
27.Tutela e promozione degli interessi degli imprenditori e dei professionisti
28.Tutela e promozione degli interessi dei lavoratori
Altre attività
29.Agricoltura, silvicoltura e pesca
30.Estrazione di minerali da cave e miniere
31.Attività manifatturiere
32.Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
33.Fornitura di acqua; reti fognarie; attività di gestione dei rifiuti e risanamento
34.Costruzioni
35.Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
36.Trasporto e magazzinaggio
37.Attività dei servizi di alloggio e ristorazione
38.Servizi di informazione e comunicazione
39.Attività finanziarie e assicurative
40.Attività immobiliari
41.Attività professionali, scientifiche e tecniche
42.Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
26.1 Se l’istituzione non profit ha indicato più settori di attività, specificare il codice relativo all’attività prevalente
La prevalenza è individuabile sulla base delle risorse economiche utilizzate o, in mancanza di tale informazione, del numero di risorse umane dedicate all’attività
27. Le attività svolte dall’istituzione non profit nel corso del 2011 sono state realizzate per:
1. La promozione e la tutela dei diritti
2. Il sostegno e il supporto di soggetti deboli e/o in difficoltà
3. La cura di beni collettivi (es. acqua, parchi, edifici e monumenti pubblici)
28. Nel corso del 2011 quali servizi ha offerto l’istituzione non profit? (sono possibili più risposte)
Servizi di tipo trasversale
11.Coordinamento delle attività di altre organizzazioni
12.Supporto operativo delle attività di altre organizzazioni
13.Segretariato sociale
14.Campagne di informazione e sensibilizzazione
15.Promozione di interventi e di proposte per nuove politiche pubbliche
16.Organizzazione di seminari, convegni, conferenze
17.Organizzazione di manifestazioni civiche e politiche
18.Raccolta di firme
19.Corsi di educazione (civica, sanitaria, ambientale, alimentare, allo sviluppo)
10.Corsi di formazione dei volontari
11.Produzione editoriale
Attività culturali ed artistiche
12.Gestione di biblioteche, centri di documentazione e archivi
13.Gestione/sorveglianza di musei, monumenti, siti archeologici o paesaggistici
14.Realizzazione di spettacoli teatrali, musicali, cinematografici
15.Realizzazione di visite guidate
16.Organizzazione di esposizioni e/o mostre
17.Organizzazione di corsi tematici
Attività sportive
18.Gestione di impianti sportivi
19.Organizzazione di corsi per la pratica sportiva
20.Organizzazione di eventi sportivi
Attività ricreative e di socializzazione
21. Organizzazione di spettacoli di intrattenimento
22. Organizzazione di viaggi ed escursioni
23. Organizzazione di eventi, feste, sagre e altre manifestazioni
24. Gestione di centri aggregativi e di socializzazione
Istruzione primaria e secondaria
25.Istruzione in scuole dell’infanzia (materne)
26.Istruzione in scuole primarie (elementari) e/o scuole secondarie di primo grado (medie)
27. Istruzione in scuole di secondo grado (superiori)
28. Corsi integrativi del curriculum scolastico
Istruzione universitaria
29. Corsi di laurea
30. Master e corsi post-lauream
Istruzione professionale e degli adulti
31. Formazione e aggiornamento professionale
32. Organizzazione di università popolari e/o corsi di educazione permanente per adulti
Ricerca
33. Ricerca in campo artistico
34. Ricerca nelle scienze umane e sociali
35. Ricerca nelle scienze mediche, fisiche, matematiche e naturali
Servizi ospedalieri generali e riabilitativi
36.Interventi sanitari in ricovero
37.Progetti riabilitativi
38. Servizi ambulatoriali
39. Day hospital
40. Servizi sanitari a domicilio
Servizi per lungodegenti
41. Trattamenti terapeutici/riabilitativi
42. Gestione di strutture residenziali per lungodegenti
Servizi psichiatrici ospedalieri e non ospedalieri
43.Interventi riabilitativi
44.Gestione di strutture residenziali per malati psichiatrici
Altri servizi sanitari
45. Soccorso e trasporto sanitario
46.Donazioni di sangue, organi, tessuti e midollo
Servizi di assistenza sociale
47. Gestione di asili nido
48. Gestione di centri/sportelli di ascolto tematico
49. Pronto intervento sociale
50. Interventi per l’integrazione sociale dei soggetti deboli o a rischio
51.Assistenza domiciliare (anche in ospedale o residenza protetta)
52. Sostegno socio-educativo
53. Mediazione e integrazione interculturale
54. Gestione di centri diurni (anche estivi) e strutture semi-residenziali
55. Gestione di strutture residenziali (escluse le strutture per lungodegenti e malati psichiatrici)
56. Mensa sociale, anche a domicilio
57. Trasporto sociale
Servizi di assistenza nelle emergenze
58. Interventi di soccorso e prima assistenza
59. Vigilanza stradale e in manifestazioni pubbliche
60. Esercitazioni pratiche
Erogazione di contributi monetari e/o in natura
61.Contributi economici a integrazione del reddito
62. Raccolta e distribuzione di vestiario, alimenti, medicinali e attrezzature
Protezione dell’ambiente
63. Gestione e manutenzione del verde
64 .Censimento e monitoraggio delle specie fioristiche
65.Produzioni sostenibili ed energie alternative
66.Interventi per il riciclo, riuso, smaltimento rifiuti
67. Interventi di salvaguardia del territorio (inclusa la pulizia di sentieri e spiagge)
Protezione degli animali
68.Soccorso e ospitalità degli animali
69. Censimento e monitoraggio delle specie animali
70. Adozioni di animali
Promozione dello sviluppo economico e coesione sociale della collettività
71. Servizi di protezione sociale (inclusa la gestione di forme di previdenza)
72. Microcredito e finanza etica
73.Commercio equo e solidale
74. Consumo critico e gruppi di acquisto solidale
75. Conciliazione di conflitti tra gruppi e/o individui
76 . Sviluppo di conoscenza informatica e servizi in rete
Tutela e sviluppo del patrimonio abitativo
77.Autocostruzione e recupero di unità abitative
Addestramento, avviamento professionale e inserimento lavorativo
78. Orientamento professionale
79. Inserimento lavorativo in impresa o cooperativa
Servizi di tutela e protezione dei diritti
80. Presentazione di reclami e/o denunce a tutela dei consumatori/utenti
81. Interventi volti alla salvaguardia dei diritti
Servizi legali
82.Promozione di azioni legali (civili, penali, amministrative)
83.Informazione e consulenza
84.Assistenza e patrocinio
Servizi di organizzazione dell’attività dei partiti politici
85.Tesseramento
Erogazione di contributi filantropici
86. Erogazione di premi e borse di studio
87. Finanziamento di progetti
Promozione del volontariato
88. Banca del tempo
Attività per il sostegno economico e umanitario all’estero
89. Progetti di cooperazione allo sviluppo
90. Gestione di strutture all’estero (sanitarie, scolastiche, assistenziali)
91.Iniziative per la pace e la soluzione di conflitti
92.Sostegno e adozione a distanza
93. Campi di lavoro internazionale (di breve e lunga durata)
Attività di religione e culto
94.Formazione dei religiosi
95.Attività missionarie
96.Educazione religiosa
97.Altre attività di religione e culto
Tutela e promozione degli interessi degli imprenditori e dei professionisti
98.Tutela degli interessi di categorie professionali
99.Assistenza previdenziale e/o fiscale per imprenditori e professionisti
Tutela e promozione degli interessi dei lavoratori
100.Rappresentanza sindacale
101.Assistenza previdenziale e/o fiscale per lavoratori dipendenti
Altro servizio (specificare)
102 …
103 …
104 …
105 …
106 …
29. Nel corso del 2011 l’istituzione non profit ha erogato servizi a persone? (Tra i servizi a persone non sono da includere quelli rivolti alla collettività in generale)
1.Sì
2.No (vai al quesito 30)
29.1 Indicare il numero delle persone destinatarie dei servizi erogati nel 2011, suddividendole per settore di attività dell’istituzione non profit (ogni persona deve essere considerata e conteggiata in un solo settore di attività):
1. Cultura, sport e ricreazione
2. Istruzione e ricerca
3. Sanità
4. Assistenza sociale e protezione civile
5. Ambiente
6. Sviluppo economico e coesione sociale
7. Tutela dei diritti e attività politica
8. Filantropia e promozione del volontariato
9. Cooperazione e solidarietà internazionale
10. Religione
11. Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi
12. Altre attività
13. Totale
29.2 Nel corso del 2011 l’istituzione non profit ha erogato servizi a persone con specifici disagi?
1. Sì
2. No (vai al quesito 30)
29.3 Indicare il numero delle persone con specifici disagi, destinatarie dei servizi erogati nel 2011, suddividendole per categoria di disagio prevalente (ogni persona deve essere considerata e conteggiata in una sola categoria di disagio):
1. Devianza (inclusi bullismo e vandalismo)
2. Detenzione carceraria
3. Dipendenza (inclusi alcolismo e tossicodipendenza)
4. Disabilità e non autosufficienza (anche parziale)
5. Malattia
6. Immigrazione e nomadismo
7. Povertà ed esclusione sociale
8. Abusi e molestie
9. Prostituzione
10. Altro…………………………………………………………
11. Totale
30. Nel corso del 2011 l’istituzione non profit ha utilizzato strumenti di comunicazione?
1.Sì
2.No (vai al quesito 31)
30.1 Indicare gli strumenti di comunicazione utilizzati (sono possibili più risposte):
1.Guide e carte dei servizi
2.Newsletter periodica
3.Sito internet
4.Blog, forum, chat
5.Social network
6.Comunicati e brochure informative
7.Pubblicità
8.Bilancio di missione/bilancio sociale
9.Altro………………………………………………………….. (specificare)
31. Nel corso del 2011 l’istituzione non profit ha svolto attività di raccolta fondi?
1.Sì
2.No (vai al quesito 32)
Ricordarsi di redigere l’apposito rendiconto previsto dalla norma.
31.1 Indicare le modalità di raccolta fondi utilizzate (sono possibili più risposte):
1.Mezzi di comunicazione di massa
2.Internet (siti web, blog, forum, social network)
3.Organizzazione di eventi e/o manifestazioni pubbliche
4.Vendita di beni e/o prodotti
5.Contatto diretto (vai al quesito 31.2)
6.Altro………………………………………………………….. (specificare)
31.2 Per la raccolta fondi, l’istituzione non profit è entrata in contatto diretto con (sono possibili più risposte):
1.Singoli cittadini
2.Istituzioni/imprese pubbliche
3.Istituzioni non profit
4.Imprese private
6 – Struttura territoriale: Unità Locali
Qualora l’Ente svolga l’attività in uno o più luoghi diversi dalla sede legale, occorrerà compilare più sezioni.
32. L’istituzione non profit opera con lo stesso codice fiscale in:
1. Una sola unità locale (l’unità locale è intesa come il luogo fisico, identificato da un indirizzo e da un numero civico, nel quale l’istituzione non profit svolge una o più attività)(vai alla Sezione 7 a pag. 16 e termina la compilazione)
2. Più unità locali (compila i riquadri seguenti per ogni unità locale dipendente)
33. UNITÀ LOCALE 1: SEDE CENTRALE
La sede centrale è identificata dall’indirizzo indicato nell’intestazione del questionario o riportato nel quesito 1
33.1 Indicare l’attività prevalente svolta dall’unità locale (Si risponda utilizzando i codici relativi ai settori di attività riportati nel quesito 26 della Sezione 5):
33.2 Indicare il numero di risorse umane in organico presso l’unità locale al 31/12/2011, suddividendole per le seguenti tipologie: (Maschi Femmine Totale) – La somma delle voci “Maschi”, “Femmine” e “Totale” delle risorse umane in organico indicate in ciascuna delle unità locali, suddivise per le tipologie indicate, deve corrispondere a quanto riportato rispettivamente nei quesiti 13.1 (volontari); 17.1 (lavoratori retribuiti); 18.1 (altre risorse umane)
1. Volontari
2. Lavoratori retribuiti: in tale categoria devono essere inclusi i dipendenti con contratto permanente, i dipendenti con contratto a termine, i collaboratori a progetto (Co.Co.Pro), i prestatori d’opera occasionale e i collaboratori coordinati e continuativi (Co.Co.Co), i religiosi iscritti nel libro unico del lavoro (ex libro paga) dell’istituzione non profit. Non devono essere inclusi coloro che operano in regime di partita IVA;
3. Altre risorse umane: In tale categoria devono essere inclusi i lavoratori temporanei (ex interinali), i lavoratori distaccati e/o comandati, i religiosi non iscritti nel libro unico del lavoro (ex libro paga) dell’istituzione non profit.
* Patrizia Sideri, Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Siena
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Si riportano di seguito le domande e risposte dell’Istat alle domande più comuni relative alla rilevazione sulle istituzioni non profit del Censimento dell’industria e dei servizi 2011 – In questa sede si richiamano solo quelle inerenti alle Sezioni oggetto della presente disamina: 5. ATTIVITÀ e 6. STRUTTURA TERRITORIALE: UNITÀ LOCALI. Le FAQ relative a: Aspetti generali – Compilazione e restituzione – Prima pagina – Sezione 1, Sezione 2, Sezione 3 e Sezione 4 sono state pubblicate nei precedenti interventi.
Domande e risposte istituzioni non profit (fonte: Istat)
• ASPETTI GENERALI
• COMPILAZIONE E RESTITUZIONE DEL QUESTIONARIO
• LA PRIMA PAGINA DEL QUESTIONARIO
• SEZIONE 1: DATI ANAGRAFICI E STATO DI ATTIVITÀ
• SEZIONE 2: STRUTTURA ORGANIZZATIVA
• SEZIONE 3: RISORSE UMANE
• SEZIONE 4: RISORSE ECONOMICHE
• SEZIONE 5: ATTIVITÀ
• SEZIONE 6: STRUTTURA TERRITORIALE: UNITÀ LOCALI
SEZIONE 5: ATTIVITÀ
Che cos’è la Banca del Tempo?
E’ un servizio fornito da un’istituzione non profit che promuove l’offerta di beni o prestazioni senza un corrispettivo in denaro, ma “pagando” tempo contro tempo.
Che cos’è il segretariato sociale?
E’ un servizio fornito dall’istituzione non profit allo scopo d’informare i cittadini sui diritti, sulle prestazioni, sulle modalità di accesso ai servizi, nonché sulle risorse sociali disponibili nel territorio in cui vivono, che possono risultare utili per affrontare esigenze personali e familiari nelle diverse fasi della vita.
Cosa s’intende per “servizio”?
Per “servizio” s’intende la prestazione fornita dall’istituzione non profit per soddisfare bisogni individuali o collettivi (ad es. interventi per il restauro e la conservazione di beni artistici e architettonici, ascolto, sostegno e assistenza morale, donazione di sangue, interventi in situazioni di emergenza e calamità, coordinamento delle attività di volontariato).
I servizi erogati alla collettività in generale rientrano nei servizi a persone indicate nel quesito 29?
No. I servizi rivolti alla collettività in generale (come, ad esempio, servizi di protezione civile e di pubblica sicurezza) non devono essere considerati come servizi alla persona.
Cosa s’intende per “settore di attività”?
Per “settore di attività” s’intende l’insieme di attività omogenee per la produzione di beni e servizi. Nell’ambito della rilevazione censuaria sulle istituzioni non profit i settori previsti dalla classificazione adottata (ICNPO) sono: cultura, sport, ricreazione; istruzione e ricerca; sanità; assistenza sociale e protezione civile; ambiente; sviluppo economico e coesione sociale; tutela dei diritti e attività politica; filantropia e promozione del volontariato; cooperazione e solidarietà internazionale; religione; relazioni sindacali e rappresentanza di interessi; altre attività.
Nei servizi sanitari rientra qualsiasi attività realizzata in ospedale?
No. L’attività sanitaria è quella prestata direttamente dal medico o da paramedici professionisti legalmente abilitati al trattamento dei pazienti o sottoposta alla sua diretta supervisione o prescrizione.
In quale categoria è possibile inserire l’attività di adozioni internazionali svolta dall’istituzione non profit (quesiti 26 e 28)?
Per identificare l’attività di adozioni internazionali si suggerisce nel quesito 26 di scegliere la modalità n°25 “Cooperazione e solidarietà internazionale” e nel quesito 28 d’inserire nel campo “Altro servizio” le attività di “adozione internazionale”. L’istituzione che effettua anche altre attività tipiche della cooperazione internazionale, al quesito 28 indicherà alcuni o tutti i servizi compresi tra 89 e 93.
Nel quesito 30 l’istituzione non profit deve inserire il rendiconto annuale finanziario?
No. Il rendiconto annuale finanziario non è assimilabile al bilancio sociale o di missione in cui vengono inseriti e illustrati il perseguimento delle finalità sociali, l’impiego dei volontari, il coinvolgimento degli stakeholder (caratteristiche queste proprie di un bilancio sociale o di missione).
SEZIONE 6: STRUTTURA TERRITORIALE: UNITÀ LOCALI
Che cos’è l’unità locale?
L’unità locale è il luogo fisico, identificato da un indirizzo e da un numero civico, nel quale si svolge o si organizza la prestazione di servizi destinabili o non destinabili alla vendita.
Quali elementi identificano l’unità locale?
In generale, vi sono dei criteri per individuare le unità locali:
– L’unità locale opera con lo stesso codice fiscale dell’istituzione centrale.
– L’unità locale deve trovarsi in una struttura permanente o semipermanente. Deve essere, infatti, possibile individuare l’ubicazione fisica dell’unità locale in qualsiasi momento del giorno e della notte. L’unità locale, per esempio, deve essere in grado di ricevere consegne ed immagazzinare prodotti e materiali. Ciò implica che l’unità locale deve avere un indirizzo postale.
– È il luogo in cui si svolge il lavoro o da cui partono i lavoratori e/o i volontari che svolgono la propria attività in forma itinerante. L’unità locale deve avere una o più persone che prestano la propria attività almeno a tempo parziale.
– L’unità locale è di norma presidiata in quanto almeno un addetto o un volontario vi esercitano la propria attività.
Come viene definita la sede centrale di un’istituzione non profit?
È il luogo in cui hanno concreto svolgimento le attività amministrative e di direzione dell’istituzione non profit ed dove operano i suoi organi istituzionali, amministrativi o di rappresentanza. Nel questionario delle Istituzioni non profit la sede centrale è identificata dall’indirizzo riportato nell’intestazione della prima pagina del questionario (da integrare o correggere nel quesito 1 a seguito di eventuali variazioni).
Cosa fare se il questionario è stato erroneamente recapitato ad un’unità locale invece che alla sede centrale dell’istituzione non profit?
È necessario prendere contatto con l’Ufficio Provinciale di Censimento di riferimento che provvederà all’invio del questionario alla sede centrale, competente alla compilazione del questionario.
Cosa fare se un’istituzione non profit ha più di sei unità locali?
L’inserimento nel questionario (in forma cartacea) delle informazioni riguardanti le unità locali è prevista nella Sezione 6, nella quale è possibile registrare fino ad un massimo di sei unità locali. Qualora l’istituzione centrale abbia un numero di unità locali superiore a sei è prevista la compilazione on line del questionario che permette di inserire le informazioni per tutte le unità locali eventualmente presenti. Nei casi in cui l’unità sia impossibilitata alla compilazione on line è possibile fotocopiare la Sezione 6 del questionario cartaceo (avendo cura di non far disperdere i fogli aggiuntivi).
Le istituzioni interne ad un unico complesso ospedaliero costituiscono unità locali?
Sì, sono unità locali. Si presti attenzione a che le strutture sanitarie (ad esempio, ospedali, case di cura o di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari) e i siti (ad esempio, padiglioni, ambulatori, reparti, day hospital, dipartimenti sanitari) che sono collocati all’interno di un complesso ospedaliero o complesso sanitario, siano considerati come un’unica unità locale.
Le istituzioni interne ad una città universitaria costituiscono unità locali?
Sì, sono unità locali. Si presti attenzione a che le facoltà e i siti, se collocati all’interno di una città universitaria, siano considerati come un’unica unità locale.
Una scuola elementare e una scuola media operanti nello stesso edificio scolastico costituiscono una o più unità locali?
Una scuola elementare e una media nello stesso edificio, appartenente alla stessa istituzione non profit, devono essere considerate come due unità locali distinte. Il rispondente deve compilare tanti riquadri (relativi alle diverse unità locali) per quanti sono gli istituti scolastici che, pur avendo le stesse informazioni anagrafiche, avranno diversi riferimenti alle risorse umane e alle attività svolte.
L’istituzione non profit svolge la propria attività in una sede centrale e in un’altra unità locale. Come procedere alla compilazione del quesito 32 del questionario?
Il rispondente deve barrare la modalità di risposta 2 “Più unità locali” del quesito 32, in quanto la sede centrale è considerata un’unità locale, definita come luogo fisico identificato da un indirizzo e da un numero civico.
Se un’unità locale si occupa prevalentemente di attività amministrativa, quale settore di attività deve indicare?
Se l’unità locale svolge prevalentemente attività di carattere amministrativo, occorre indicare, tra i codici elencati nel quesito 26, quello che identifica l’attività principale dell’istituzione non profit, rispetto alla quale l’unità locale espleta l’attività amministrativa.
Se l’istituzione non profit ha delle sedi locali non autonome (medesimo codice fiscale della sede nazionale), queste devono essere inserite?
Sì, nella sezione 6 del questionario devono essere inserite tutte le sedi non autonome, sotto il profilo amministrativo, gestionale, patrimoniale e contabile