Più volte, nel corso degli anni passati, abbiamo avuto occasione di segnalare su queste pagine i tentativi di frode messi in atto con false mail che, apparentemente provenienti dall'Agenzia delle Entrate o da Equitalia, invitavano a seguire un certo link, a scaricare un determinato allegato o a inviare dati sensibili.
Cambiano le modalità ma non cambia lo scopo truffaldino: ora il mezzo preferito non è più la posta elettronica ma il più immediato SMS che si abbatte con il suo "beep" sul nostro cellulare.
Il nome del mittente è uguale a (o presenta assonanze con) siti istituzionali (Equitalia, InfoSMS…) e il testo, dopo aver comunicato l'arrivo di una "raccomandata digitale" e minacciato una sanzione di 550, 00 euro, invita a cliccare su un indirizzo web che appare assolutamente verosimile (agenziadellentrate.com) ma che è invece un sito di "phishing".*
Ovviamente le raccomandazioni date a proposito delle mail-truffa sono più che mai valide anche in questo caso: cancellare il messaggio, non cliccare sui collegamenti presenti e soprattutto non fornire documenti e dati personali nella pagina web indicata nel messaggio.
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* Da Wikipedia: Il phishing è un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale.