Facebook Twitter
Registrati Aderire
  • Home
  • Approfondimenti
    • Articoli di approfondimento
    • La Riforma dello sport
    • Lavoro e previdenza
    • Le Monografie di Fiscosport
  • Notizie in Pillole
    • News e Comunicazioni
    • Le dichiarazioni
  • Giurisprudenza, norme e prassi
    • Sentenze
    • Circolari e risoluzioni
    • Normativa
    • La modulistica
  • Guide e Vademecum
  • Terzo settore
    • Enti Terzo Settore
    • 5 per mille
  • I vostri quesiti
    • Le risposte ai quesiti
    • Poni un quesito
  • Scadenzario
  • Collana Fiscosport
  • Convegni ed eventi
  • Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Abbonamenti e Convenzioni
  • Contatti
  • Login/Logout
  • Login/Logout
Registrati
Benvenuto!Accedi al tuo account
Password dimenticata?
Crea un account
Registrazione
Benvenuto!Crea un account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
Cerca
Professionisti esperti in materie giuridico-fiscali sportive e ETS
Registrati
Benvenuto! Accedi al tuo account
Forgot your password? Get help
Crea un account
Crea un account
Benvenuto! registrati per un account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
Facebook
Instagram
Twitter
Accedi
Professionisti esperti in materie giuridico-fiscali sportive e ETSFiscosport.itProfessionisti esperti in materie giuridico-fiscali sportive e ETS
  • Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Abbonamenti e Convenzioni
  • Contatti
  • Login/Logout
  • Home
  • Approfondimenti
    • Articoli di approfondimento
    • La Riforma dello sport
    • Lavoro e previdenza
    • Le Monografie di Fiscosport
  • Notizie in Pillole
    • News e Comunicazioni
    • Le dichiarazioni
  • Giurisprudenza, norme e prassi
    • Sentenze
    • Circolari e risoluzioni
    • Normativa
    • La modulistica
  • Guide e Vademecum
  • Terzo settore
    • Enti Terzo Settore
    • 5 per mille
  • I vostri quesiti
    • Le risposte ai quesiti
    • Poni un quesito
  • Scadenzario
  • Collana Fiscosport
  • Convegni ed eventi
  • Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Abbonamenti e Convenzioni
  • Contatti
  • Login/Logout
  • Login/Logout
Home Approfondimenti Sportivi senza prestazioni occasionali
  • Approfondimenti
  • In Evidenza
  • Lavoro e previdenza

Sportivi senza prestazioni occasionali

Biancamaria STIVANELLO
Avvocato in Padova
1 Dicembre 2022
Facebook
Twitter
Linkedin
WhatsApp
Telegram
Email
Print
    Nel nuovo quadro della riforma del lavoro sportivo alla luce del decreto legislativo correttivo n. 163/22 che ha integrato e modificato il d.lgs. n. 36/21 non trovano spazio le prestazioni occasionali e pertanto a partire dal 1.01.2023 – o dalla ulteriore data di differimento della riforma, totale o parziale, che è allo studio del Governo – l’inquadramento dei lavoratori sportivi con applicazione della disciplina fiscale e contributiva differenziata non sembra potersi applicare al lavoro occasionale. Vediamo perché

    Il decreto correttivo ha infatti abrogato l’art. 25 nella parte in cui tra le tipologie contrattuali riferibili al lavoratore sportivo comprendeva le prestazioni occasionali di cui all’art.54-bis del d.l. n. 50/17 convertito con modificazioni in l. 96/17: si tratta delle c.d. PrestO, che hanno sostituito il sistema previgente dei voucher e consentono l’impiego di lavoratori occasionali al ricorrere di precise condizioni sia per l’utilizzatore che per le somme erogabili e per l’ammontare delle ore di lavoro.

    In breve ricordiamo che:

    • l’utilizzatore (cioè il committente) deve avere meno di cinque dipendenti a tempo indeterminato,
    • l’importo massimo erogabile è di euro 5.000 per ogni prestatore ma il limite si riduce a euro 2.500 quando percepiti da un medesimo utilizzatore
    • risultando prefissato un costo orario, l’impiego dei prestatori occasionali è consentito per un numero limitato di prestazioni nel corso dell’anno.

    Il trattamento previdenziale delle PrestO pone interamente a carico dell’utilizzatore la contribuzione alla Gestione separata INPS e il premio dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

    Gli effetti per il settore sportivo

    Quali effetti comporta la soppressione della tipologia per il settore sportivo? Si ritiene che l’esclusione delle PrestO dalla disciplina del lavoro sportivo non determini il divieto per i sodalizi sportivi di utilizzare tali prestazioni, che potranno quindi essere utilizzate per i lavoratori non sportivi – come appare ovvio – ma anche per i lavoratori sportivi ricompresi nelle figure individuate dal medesimo art. 25, sussistendone i presupposti e in base alle circostanze del caso laddove si riscontrasse l’opportunità di ricorrere a tale istituto, anche se generalmente di scarso interesse per il mondo sportivo. In tal senso si ritiene quindi che l’abrogazione sia dovuta a esigenze di coordinamento normativo e finalizzata semmai a prevenire incertezze applicative, considerato per le prestazioni in esame trovano una autonoma e completa disciplina anche sotto il profilo fiscale, contributivo e assicurativo nell’art. 54-bis del d.l. 50/17, e non possono in ogni caso beneficiare del trattamento agevolato, fiscale e previdenziale, previsto dagli artt. 35 e 36 del d.lgs. n. 36/21 per il lavoro sportivo.  

    Diverse considerazioni invece valgono per il lavoro occasionale, in genere

    Il decreto correttivo interviene al riguardo abrogando l’inciso riferito al lavoro autonomo occasionale negli artt. 35 (trattamento tributario) e 36 (trattamento fiscale), con l’effetto di limitare le rispettive agevolazioni ivi previste – quanto all’area del lavoro autonomo – ai lavoratori autonomi con partita IVA e ai titolari di co.co.co. Rimane dunque da chiarire la sorte delle prestazioni occasionali di cui all’art.67 co. 1) T.U.I.R. (redditi da lavoro autonomo non esercitati abitualmente) alle quali sembrano riferirsi gli incisi soppressi.

    Sono ammesse in ogni caso? Sarà applicabile la franchigia fiscale del lavoro sportivo?

    Sul punto la relazione illustrativa del decreto correttivo precisa che “Ferma la figura del volontario che presta in maniera disinteressata la propria attività, il decreto ha ad oggetto il lavoratore sportivo che presta la sua attività con continuità a fronte di un corrispettivo. In questo contesto potrebbe ricorrere la figura del lavoratore occasionale ma sarebbe disciplinata dalle norme generali. La prestazione sportiva è normalmente legata a campionati o tornei, che non si esauriscono in una sola prestazione, e a un tesseramento che ha durata annuale. In presenza di una attività sportiva di carattere oneroso si ritiene implicita una professionalità difficilmente compatibile con i presupposti della collaborazione occasionale.”

    L’argomentazione è condivisibile quanto al presupposto e alle caratteristiche proprie delle prestazioni sportive in un contesto organizzato che sono necessariamente e nella stragrande maggioranza dei casi a carattere continuativo; in tal senso, la scelta del legislatore di “sganciare” la fascia di esenzione fiscale e contributiva fino alla soglia di euro 5.000 dai requisiti della prestazione occasionale è sicuramente efficace e coerente con il sistema sportivo. Tuttavia non si coglie la ratio dell’abrogazione del lavoro occasionale : se il legislatore ha agevolato le prestazioni sportive continuative marginali, prevedendo una integrale esenzione contributiva e fiscale, perchè non potrebbe a maggior ragione estendere il medesimo trattamento anche alle prestazioni sportive occasionali?

    Nella pratica, anche se infrequenti, anche nel mondo sportivo si possono presentare le condizioni per il lavoro autonomo occasionale: si pensi ad esempio al caso di un istruttore, che non eserciti l’attività abitualmente e che svolga una tantum uno stage o un allenamento aggiuntivo rispetto ai piani programmati dal sodalizio, o ad alcune figure tecniche ausiliarie, come segnapunti, raccattapalle e simili che andranno individuate dai regolamenti degli enti affilianti quali lavoratori sportivi e che parimenti potrebbero prestare la propria attività solo saltuariamente. Vero che si tratta di tesserati, ma la durata annuale di validità della tessera non presuppone sempre e necessariamente lo svolgimento di una prestazione continuativa.

    In base al tenore letterale della disposizione, per effetto della specifica abrogazione e in conformità a quanto esplicato nella relazione illustrativa, le prestazioni occasionali potranno certamente essere utilizzate dai sodalizi anche per le prestazioni rese da lavoratori sportivi ma con applicazione della disciplina comune e non del trattamento riservato al lavoro sportivo. In definitiva le prestazioni occasionali eventualmente rese da lavoratori sportivi non potranno beneficiare della franchigia fiscale prevista dall’art. 36 e sconteranno l’ordinaria ritenuta a titolo di imposta nella misura pari al 20%. La conclusione sembra pacifica in riferimento al quadro normativo ma ci chiediamo: perché mai?

    • TAGS
    • lavoro sportivo
    • Riforma Sport
    Facebook
    Twitter
    Linkedin
    WhatsApp
    Telegram
    Email
    Print
      Articolo precedenteLe più importanti scadenze fiscali entro il 16 dicembre 2022
      Articolo successivo“Battiamo il silenzio”: il progetto per tutelare i minori nello sport
      Biancamaria STIVANELLO
      Biancamaria STIVANELLO
      Avvocato cassazionista con studio in Padova dal 1994. Si occupa di diritto e fiscalità dello sport dilettantistico e del Terzo Settore, prestando attività di consulenza e assistenza, in sede stragiudiziale e giudiziale. Svolge attività di formazione per quadri e dirigenti di associazioni e società sportive dilettantistiche e di enti non profit nell’ambito degli Enti di Promozione Sportiva, degli Enti di Promozione Sociale e di alcuni progetti ed eventi della Scuola dello Sport del CONI. Pubblicista e Direttore di PQM notiziario della Camera Civile degli Avvocati di Padova “Alberto Trabucchi”. Dal 2019 socio e componente del comitato di redazione della rivista on-line “Fiscosport”.

      Resta connesso

      2,857FansMi piace
      216FollowerSegui

      Ultimi articoli

      Scadenzario

      Le più importanti scadenze fiscali entro il 20 agosto 2025

      Redazione Fiscosport - 31 Luglio 2025 0
      Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 20 agosto 2025. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)

      Un altro passo in avanti per Enti dello sport e del...

      30 Luglio 2025

      Quel pasticciaccio grosso dell’assoggettamento a IMU delle società e associazioni sportive...

      28 Luglio 2025

      Fondo Dote Famiglia 2025: aperta la raccolta di adesioni per le...

      28 Luglio 2025

      La verifica triennale del RASD: la conformità dello statuto – Una...

      23 Luglio 2025

      Le nostre Newsletter

      Newsletter Fiscosport n. 15/2025 del 31 luglio 2025

      Newsletter Fiscosport.it - 31 Luglio 2025

      Newsletter Fiscosport n. 14/2025 del 17 luglio 2025

      Newsletter Fiscosport.it - 17 Luglio 2025

      Newsletter Fiscosport n. 13/2025 del 3 luglio 2025

      Newsletter Fiscosport.it - 03 Luglio 2025

      Newsletter Fiscosport n. 12/2025 del 19 giugno 2025

      Newsletter Fiscosport.it - 19 Giugno 2025

      Newsletter Fiscosport n. 11/2025 del 5 giugno 2025

      Newsletter Fiscosport.it - 05 Giugno 2025
      Professionisti esperti in materie giuridico-fiscali sportive e ETS
      Fiscosport è una pubblicazione on-line registrata (Trib. Rimini n. 6 del 31/07/2024)
      Editore: Maggioli Spa - Direttore Responsabile: Paolo Maggioli
      ISSN sito web: 2974-9948
      Maggioli S.p.A. - Via del Carpino, 8 - 47822 Santarcangelo di R. (RN) Italy
      Facebook Twitter
      • Condizioni di utilizzo
      • Privacy policy
      • Contatti
      • Cookie Policy
      • Redazione
      © Copyright © 2025 Fiscosport.it. Sito realizzato da: KEY5.IT
      Fiscosport.it