Marco D'ISANTO

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Laureato in Economia alla Federico II di Napoli, consegue il Master di “Marketing e Comunicazione” presso Ateneo Impresa, Business school in Roma.
Iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli, iscritto all'albo dei revisori legali, svolge attività di Collegio Sindacale di Imprese Sociali.
Collabora attivamente da diversi anni con l'Arci di Napoli ed è consulente di Imprese Culturali e di Istituzionali Culturali.
Collaboratore della Rivista Associazioni & Sport e autore di diversi articoli pubblicati sul Corriere del Mezzogiorno; promotore di diversi convegni sulle problematiche tributarie e civilistiche degli enti sportivi, culturali e degli Enti Non Profit e docente di materie tributarie in Master post-universitari.
Collabora con la rivista online Fiscosport.
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QUESITO N. 509 del 01/07/2010 – utente fiscosport n.10090 – prov.di TRENTO
Siamo una società sportiva dilettantistica operiamo nel settore dell'atletica ed organizziamo un corso di ginnastica per soci. A seguito di una consulenza ci è stato detto che è necessario il certificato medico di buona salute. Abbiamo provveduto pertanto a richiederlo ai soci ed il risultato è stato che da 70-80 persone si sono ridotti a 30-40 in quanto non hanno tempo per andarlo a richiedere oltre ai costi che variano dai 30,00 ai 35,00 euro per un corso che ne vale circa il 90,00. Ci sono soluzioni alternative di assunzione di responsabilità da parte del socio? Grazie. risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO N. 479 del 29/01/2010 – utente fiscosport n.8898 – prov.di MACERATA
Buongiorno. Chiedo un vostro parere in merito alla contabilizzazione del "canone" di concessione demaniale marittima liquidato con F23: si tratta di un tributo che và contabilizzato per cassa o un costo da rilevare per competenza? Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti. risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO N. 525 del 19/10/2010 – utente fiscosport n.10049 – prov.di BERGAMO [ERRATA CORRIGE]
Associazione Sportiva Dilettantistica - riconosciuta dal CONI in Regime L. 398/91. Nel suo statuto è previsto che l'inserimento del nuovo socio, può avvenire dopo presentazione della domanda subordinata all'approvazione della delibera favorevole da parte del Consiglio Direttivo. Si chiede: se un nuovo socio che ha presentato domanda, ma la cui accettazione non è stata ancora deliberata dal Consiglio, può essere tesserato ad una Federazione Sportiva e se la quota di adesione all'associazione sportiva dilettantistica deve essere riscossa solo dopo la delibera del Consiglio di accettazione a socio ? Ringraziamenti per l'attenzione. risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO N. 447 del 02/07/2009 – utente fiscosport n.9855 – prov.di PORDENONE
Siamo una società S.r.l. senza fini di lucro, con concessione di gestione pluriennale di un impianto natatorio con annesse attività ancellari quali: risto-bar, negozio commerciale, palestra e centro benessere, i cui introiti per locazione concorrono al pareggio di bilancio. Concessione acquisita in Finanza di Progetto. Vorremmo sapere se l'ICI è dovuta ed in quale misura e se l'accatastamento dell'immobile é corretto in Categoria C/4 nel suo complesso oppure se le attività ancellari debbono seguire la loro specifica categoria. (es.: nelle Categorie Catastali Al Gruppo C - C/4 Fabbricati e locali per esercizi sportivi, se non hanno fini di lucro). Grazie distinti saluti. risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Dottore Commercialista in Napoli
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QUESITO N. 446 del 19/06/2009 – utente fiscosport n.3494 – prov.di SASSARI
Detrazione fiscale per la pratica sportiva dei ragazzi. Volevo formulare il seguente quesito in merito alla detrazione fiscale del 19% relativamente alla pratica sportiva dei ragazzi dai 5 ai 18 anni. Nel caso di attività sportiva dilettantistica svolta dai ragazzi di cui sopra tesserati per una società di Basket professionistico, che disputa il Campionato di Legadue maschile, ragazzi che però disputano esclusivamente campionati di categoria giovanile, possono i genitori degli stessi richiedere da parte della società il rilascio della certificazione delle quote versate per poterle detrarre nel modello Unico 2009? Ovvero, più specificatamente, prevale il criterio oggettivo e cioè il fatto che i ragazzi svolgano attività sportiva dilettantistica, oppure il criterio soggettivo e cioè che siano tesserati per una società la cui prima squadra svolge un campionato professionistico? Ringraziando colgo l'occasione per inviare cordiali saluti e per complimentarmi della Vs. attività. risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Dottore Commercialista in Napoli
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QUESITO N. 494 del 29/04/2010 – utente fiscosport n.10359 – prov.di VERCELLI
Buongiorno, siamo un’associazione sportiva dilettantistica iscritta al registro del CONI tramite la FISI, in regime fiscale Legge n. 398/1991, organizziamo durante la stagione invernale, e in parte quella estiva, allenamenti e partecipazione a gare di sci per un gruppo di atleti dai 5 ai 19 anni. L’incarico è affidato ad alcuni Maestri di Sci regolarmente iscritti all’Albo Professionale del Collegio Regionale ove esercitano la propria attività. Premesso che la suddetta attività viene eseguita solo nei confronti dei soci, chiediamo se i compensi corrisposti ai Maestri di Sci possano beneficiare del particolare contratto di attività sportiva dilettantistica con esenzione fino a euro 7.500,00? Grazie e distinti saluti. risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO N. 435 del 15/05/2009 – utente fiscosport n.9735 – prov.di TRIESTE
Oggetto: inquadramento fiscale corrispettivo per corso di scuola-vela. Siamo una Associazione Sportiva Dilettantistica velica iscritta al registro Nazionale del CONI e affiliata alla FIV da cui abbiamo il riconoscimento "di scuola di vela". Fiscalmente operiamo in regime di 398/91; il quesito riguarda l'esatta qualificazione fiscale dei corrispettivi incassati dai partecipanti ai corsi di vela che organizziamo durante i mesi estivi. Gli iscritti ai corsi pagano un certo importo, importo comprensivo anche della quota necessaria per l'iscrizione dell'interessato alla FIV, iscrizione che viene contestualmente effettuata. I partecipanti ai corsi dovrebbero quindi inquadrarsi tra i "... tesserati delle rispettive organizzazioni nazionali...", di cui all'Art. 148 - c. 3 del DPR 917/86 (TUIR), con la conseguenza che i suddetti corrispettivi non dovrebbero costituire attività commerciale, in parallelo a quanto previsto dalla normativa IVA (Art. 4 - c. 4 DPR 633/72), con conferma al riguardo dell'Avv. Martinelli sul sito della FIV ( www.federvela.it - LAFEDERVELA/Notizie legali e tributarie/Esenzione IVA per iscrizione corsi vela). Chiediamo gentilmente conferma di quanto sopra e, ringraziando, porgiamo distinti saluti. risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO N. 485 del 14/03/2010 – utente fiscosport n.1176 – prov.di VENEZIA
Vorrei sapere che adempimenti sono previsti per un Ente di Promozione Sportiva a livello regionale in contabilità semplificata fino al 31/12/2009 che decide di passare in regime L.398/91. Vorrei inoltre richiedere se sarà possibile per lo stesso ente compensare l'IVA del primo trimestre 2010 (con regime L.398/91) con il credito IVA anno 2009 (in contabilità semplificata). risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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QUESITO N. 468 del 27/11/2009 – utente fiscosport n. 9753 – prov.di LECCE
Abbiamo intenzione di costituire una Onlus e chiedevamo se possa far parte della stessa una Regione attraverso l'erogazione di un finanziamento. Mi spiego meglio: generalmente le Istituzioni pubbliche (Comuni , Province, Regioni) per finanziare alcuni progetti che valutano importanti entrano a far parte delle compagini associative (è certo che questo avvenga con le Fondazioni) insieme ad altri privati o associazioni. Può un ente pubblico partecipare finanziariamente ad una ONLUS? Se si, in quale maniera o forma giuridica? Si possono adottare altre forme al di là del contributo erogato con delibera di Giunta? risposta a cura del Dott. Marco D'Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport - Napoli
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LE ONLUS E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE a cura del Dott. Marco D’Isanto, Collaboratore della Redazione Fiscosport – Napoli
Con la circolare 59/E del 31/10/2007 l’agenzia delle entrate si è espressa sulla detenzione da parte delle ONLUS di partecipazioni di maggioranza o totalitarie in società di capitali. Nella circolare l’agenzia ha riproposto una visione, già precedentemente ribadita in altri interventi, secondo la quale alle ONLUS è consentito detenere partecipazioni in società di capitali solo a condizione che il possesso di titoli o quote di partecipazione si sostanzi in una gestione statico-conservativa del patrimonio. Questa posizione, già espressa nella risoluzione 83/E del 30/06/2005, consente alle onlus di finalizzare in investimenti societari una parte delle proprie risorse patrimoniali al solo scopo di percepire utili da destinare alle attività istituzionali.
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