Il quesito
Risposta di: Patrizia SIDERI

La domanda del gentile lettore non offre purtroppo sufficienti elementi per dare una risposta certa e compiuta: occorrerebbe infatti poter analizzare il bando e il contratto di affidamento in gestione dell’impianto.
Si suppone comunque che la “società” citata sia una SSD, ovvero un soggetto appartenente all’ordinamento sportivo.
In generale, anche ove vi sia l’accordo con il comune a estendere l’ati ad altro soggetto (la vostra società), ciò potrebbe creare problemi ove un eventuale altro partecipante al bando, ma non assegnatario, faccia ricorso al TAR per contestare il vostro ingresso in ati. Infatti, tale comportamento potrebbe essere utilizzato in modo strumentale per superare l’eventuale assenza dei requisiti richiesti nel bando e consentire ex post di entrare nella gestione.
Relativamente al secondo quesito, ricordiamo che l’ati è regolamentata da un contratto, che dovrebbe stabilire le regole interne all’ati e pertanto prevedere cosa accada in caso di liquidazione o recesso di uno dei partecipanti. Anche in questo caso, è possibile ipotizzare una contestazione da parte di eventuali soggetti non assegnatari, ove il soggetto che esce dall’ati avesse apportato con la propria partecipazione specifici punteggi in fase di assegnazione.
In chiusura: come si può intuire da quanto scritto sopra, la materia è delicata e si consiglia di rivolgersi a un professionista di fiducia.