Il modello 730, il modello UNICO delle persone fisiche con gli obblighi dei percipienti i compensi e le altre somme (art. 67, 1° comma, lettera m) del Tuir).
Gli sportivi dilettanti, siano essi atleti, allenatori, tecnici, arbitri, ma anche tutti coloro che pongono in essere prestazioni “nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche“, cioè funzionali alle manifestazioni sportive dilettantistiche, incontrano diverse difficoltà per assolvere gli obblighi dichiarativi. In particolare non è chiaro se sussista o meno l’obbligo di indicare i compensi, premi, indennità di trasferta e rimborsi forfetari di spesa rientranti nel limite di 7.500 Euro ovvero dei successivi 20,658,28 (nel limite di Euro 28.158,28) assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (nella consapevolezza che gli importi ulteriori sono sempre da dichiarare in quanto assoggettati a ritenuta d’acconto).
Dal 1/1/2003 i dubbi riguardano anche coloro che hanno instaurato rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con le società e associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito amministrativo-gestionale (ad es. la segretaria non dipendente dell’associazione), assimilati ai compensi degli sportivi dilettanti per effetto delle disposizioni del comma 3, articolo 90, legge n. 289/2002.
Iniziamo la disamina dei quadri del modello 730/2007 – periodo d’imposta 2006: come già previsto gli anni scorsi (con qualche ulteriore precisazione), le istruzioni ministeriali al modello 730 prevedono l’obbligo di indicare, tra i redditi diversi nel rigo D5, colonna 1, con codice 9: ” per le indennità di trasferta, i rimborsi forfettari di spesa, i premi e i compensi percepiti nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche erogati dal CONI, dalle federazioni sportive nazionali, dall’Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine (UNIRE), dagli enti di promozione sportiva e da qualunque organismo comunque denominato che persegue finalità dilettantistiche e da essi riconosciute e per i compensi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche. I suddetti compensi vanno indicati solo se eccedono complessivamente euro 7.500,00” (anche se nella colonna 2 vanno riportate le somme percepite comprensive della franchigia di euro 7.500,00). Dalle istruzioni ministeriali, seppur senza un preciso chiarimento normativo, si evince chiaramente che coloro i quali rientrano nella franchigia non avendo percepito somme superiori a euro 7.500,00 non devono indicare nessun importo nel modello 730 (la colonna 2 risulta una indicazione supplementare per coloro che devono compilare colonna 1).
E’ diversa, invece, l’indicazione fornita dalle istruzioni del modello Unico 2007 – persone fisiche (redditi 2006), che prevede nel quadro RL (redditi diversi) la compilazione del rigo RL24 con il totale dei compensi percepiti, mentre solo al rigo RL25, colonna
Come sopra specificato, anche quest’anno non tutti i dubbi in merito agli obblighi dichiarativi dello “sportivo dilettante” sono stati fugati, alla luce di quanto previsto per il modello 730 e da una analisi dettagliata delle istruzioni ministeriali al modello UNI.CO. 2007, nonchè dalla interpretazione letterale delle risoluzioni ministeriali n. 39/E del 3 aprile 2001 e n. 34/E del 26 marzo 2001. I nostri esperti già gli scorsi anni avevano tratto le seguenti conclusioni, tuttora valide (visto che il Ministero a tutt’oggi non ha preso una posizione che possa eliminare completamente tutti i dubbi):
1. Sportivo dilettante che nell’anno
2. Sportivo dilettante che per l’anno
3. Sportivo dilettante che nell’anno
4. Sportivo dilettante che ha percepito compensi (art. 25 legge 133/99) per un importo non superiore a euro 28.158,28 (anche da soggetti differenti) e che costituiscono l’unico suo reddito: non deve presentare la dichiarazione dei redditi, in quanto l’eccedenza rispetto a euro 7.500,00 deve già essere stata assoggettata a ritenuta a titolo d’imposta (oltre alle addizionali di compartecipazione all’IRPEF) a cura dei soggetti eroganti e
5. Sportivo dilettante che ha percepito compensi per importi superiori euro 7.500,00 e che possiede altri redditi: deve presentare il modello UNI.CO. (o il modello 730, se rientra tra i soggetti ammessi) e tener conto dei compensi eccedenti i 7.500,00 euro per la determinazione degli scaglioni IRPEF a cui assoggettare gli altri redditi.
6. Sportivo dilettante che ha percepito compensi per importi superiori a euro 28.158,28 (in presenza o meno di altri redditi): deve presentare il modello UNI.CO. (o modello 730, se rientra tra i soggetti ammessi), in quanto l’eccedenza rispetto a euro 28.158,28 è tassabile (con scomputo della ritenuta d’acconto subita) ed in presenza di altri redditi, occorrerà rideterminare gli scaglioni IRPEF per l’importo dei compensi soggetti a ritenuta a titolo d’imposta.
E’ da confermare, peraltro, la previsione che la mancata indicazione di tali compensi, se rientranti nella quota esente (7.500,00 Euro), non dovrebbe comportare l’applicazione di sanzioni per lo sportivo dilettante che la omette, in quanto trattasi di violazione di carattere formale, non più sanzionabile se non direttamente connessa ad un’imposta non versata o versata in misura inferiore.