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Newsletter > Newsletter Fiscosport n. 3/2016
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Le più importanti scadenze fiscali entro il 17 febbraio 2016
Di seguito gli adempimenti più importanti con scadenza entro il 17 febbraio 2016. Altre scadenze sul sito dell'Agenzia delle Entrate: in particolare per le associazioni senza Partita IVA (categoria G) e per le associazioni con Partita IVA (categoria E)
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Co.Co.Co amministrative gestionali – Risposta al Quesito dell’Utente n. 18937
Con riferimento ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche si chiede se tali collaborazioni, rientranti dal punto di vista fiscale nel regime dell'art. 67 del T.U.I.R., dal punto di vista previdenziale siano tenute alla iscrizione alla gestione separata INPS con conseguente versamento di contributi in misura pari al 27,72% (qualora privi di altra forma previdenziale) oltre alle prescrizioni relative alla comunicazione preventiva al centro per l'impiego e all'istituzione del libro unico.
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IN FEBBRAIO DUE IMPORTANTI ADEMPIMENTI PER A.S.D E S.S.D.
Nel mese di febbraio scadono due non trascurabili adempimenti per le associazioni e società sportive dilettantistiche: uno interessa tutti gli enti associativi che abbiano optato per la L. 398/1991 (regime forfetario di determinazione del reddito e dell'IVA), l'altro la generalità dei soggetti che erogano compensi di lavoro autonomo o dipendente. Approfondiamo di seguito queste due importanti scadenze.
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Pagamento quota associativa e di frequenza – Risposta al Quesito dell’Utente n. 17138
Si chiede se, in caso di prestito di atleta tesserato nelle squadre giovanili, la riscossione delle quote di associazione , frequenza spettino alla società che dà in prestito l’atleta ovvero a quella che beneficia del prestito. Entrando nel concreto: nella a.s.d. le quote sono divise in tre parti, quota associativa, di frequenza e di materiale sportivo. Al termine della stagione sportiva e prima del rinnovo per il successivo anno sportivo, si chiede anche a tutte le Junior, in teoria automaticamente ritesserate (le senior si svincolano a 21 anni), se hanno intenzione rinnovare l' impegno con la nostra a.s.d. per poterle ritesserare e quindi associare e poter programmare l'annata sportiva conoscendo le forze su cui contare. Tutte le atlete che si tesserano hanno, ad avviso di scrive, l'obbligo di pagare la quota associativa alla società con cui accettano di tesserarsi, prima di poter eventualmente essere cedute o prestate in corso d'anno, anche perchè se non fosse così non risulterebbero di fatto associate e quindi giuridicamente trasferibili. Anche una parte della quota di frequenza andrebbe corrisposta se l'atleta partecipa ad un periodo di attività o di materiale sportivo se consegnato.
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Limite operazioni in contanti – Risposta al Quesito dell’Utente n. 4296
La legge di stabilità 2016, al comma 511, facendo riferimento al comma 1 dell'art.49 del d.lgs.231/07, innalza la soglia di utilizzo del contante nelle transazioni dalle precedenti 999,99 a 2.999,99 euro. Si chiede se detta nuova soglia valga anche per le associazioni sportive dilettantistiche.
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Limite 250.000: principio di cassa o di competenza? – Risposta al Quesito dell’Utente n. 20937
Una SSD che applica il regime 398, nel calcolo del limite di euro 250.000 deve adottare il principio di cassa (cassa+fatturato) o il regime di competenza tipico delle rilevazioni in partita doppia (con le fatture da emettere)? Nel conteggio del limite di euro 250.000 relativo a prestazioni di pubblicità e sponsorizzazioni bisogna tenere in considerazione solamente la parte imponibile o anche la parte di IVA non versata a seguito dell'applicazione del particolare regime di determinazione?
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C.T.R. Veneto, sez. XXIV n. 1826/15 del 2/12/2015: ancora una volta la giustizia tributaria valorizza il riconoscimento sportivo e censura l’accertamento del fisco
La scarsa partecipazione alle assemblee, la scarsa o insufficiente conoscenza degli statuti, la modalità di esercizio della pratica sportiva svolta anche a fronte di pagamenti per utilizzo di strumenti o per percorsi personalizzati, non sono elementi idonei ad inficiare la natura associativa di un’A.S.D. regolarmente costituita e riconosciuta a fini sportivi; ne consegue che l’Agenzia delle Entrate non può fondare la pretesa natura commerciale dell’ente su tali presupposti e negare applicazione dell’art. 148 TUIR. In ogni caso l’eventuale svolgimento di attività commerciale da parte dell’ente associativo sportivo dilettantistico non potrebbe comportare la perdita della qualifica di ente non commerciale stante il disposto dell’art. 149 TUIR .
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