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Newsletter > edizione : 20/2011
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DEFINIZIONE DELLE LITI PENDENTI: PAGAMENTO ENTRO IL 30 NOVEMBRE 2011
Con la manovra di luglio (d.l. 6 luglio 2011 n. 98 convertito, con modificazioni, in l.15/7/2011 n.111) è stato introdotto il c.d. “mini condono” cioè la possibilità per i contribuenti di definire le liti fiscali pendenti. L’istituto ovviamente interessa anche le società/associazioni sportive e altresì le persone fisiche a queste collegate, che abbiano un contenzioso in corso con l'Agenzia delle Entrate. Nell'immediatezza della pubblicazione del decreto ne avevamo già anticipato i contenuti (v. Newsletter Fiscosport n. 14/2011 del 14 luglio 2011) e ora, in prossimità della scadenza per il pagamento fissata al 30 novembre 2011, segnaliamo che l'Agenzia delle Entrate ha adottato i seguenti provvedimenti attuativi e integrativi: - provvedimento del 13/9/2011 per l'approvazione del modello di domanda - risoluzione n. 82 del 5/08/2011 per l'individuazione del codice tributo per il versamento tramite F24 - circolare interpretativa n. 48/E del 24/10/2011 (qui allegata). Il pagamento dell’importo agevolato deve essere versato in un'unica soluzione (è espressamente esclusa dalla citata circolare interpretativa la possibilità di rateizzare) entro e non oltre il 30 novembre 2011, mentre la domanda va trasmessa, in via telematica tramite intermediario abilitato o previa consegna a una Direzione Provinciale delle Entrate che provvederà alla trasmissione, entro il 2/4/2012. * Biancamaria Stivanello - Avvocato in Padova
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LA GESTIONE DI UN IMPIANTO SPORTIVO: OBBLIGHI E RESPONSABILITA’ A CARICO DEL GESTORE
Sommario : 1. Il ruolo del gestore e la sua responsabilità: considerazioni generali. 2. La ripartizione di responsabilità fra il proprietario e il gestore dell’impianto. 3. La gestione di un impianto destinato all’attività di fitness. * Barbara Agostinis, Avvocato in Urbino e Docente di Diritto dello sport presso la Facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Urbino "Carlo Bo"
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PEC E ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE – A cura di Maurizio Falcioni *, Consulente Provinciale Fiscosport, Rimini
Le associazioni sportive dilettantistiche non sono obbligate a dotarsi e comunicare al Registro delle Imprese - REA l’indirizzo di PEC (casella di posta elettronica certificata). * Maurizio Falcioni - Ragioniere Commercialista in Rimini
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SUI REGISTRI IVA DELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE – A cura della Redazione Fiscosport
In questi giorni molti Utenti ci stanno chiedendo l'aggiornamento all'iva al 21% del modello del foglio di calcolo relativo al registro Iva delle associazioni sportive dilettantistiche, già messo a disposizione dei nostri lettori qualche anno fa. La Direzione di Fiscosport, tuttavia, consiglia l'utilizzo dei registri IVA cartacei.
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QUESITO N. 614 del 11/11/2011 – utente fiscosport n. 4296 – prov. di PESCARA
Dichiarazione redditi e Irap 2011: Si chiede di conoscere come si deve comportare, ai fini della compilazione del Mod.Unico/Enc e Mod.Irap/2011, una a.s.d. in regime 398/91 che nel corso dell'esercizio 2010 ha superato il plafond di €.250.000. Più precisamente si chiede di sapere se necessita procedere alla compilazione di due quadri RG del Mod.Unico (uno per i dati in regime forfetario e l'altro per i dati in regime ordinario) e di due quadri IE del Mod. Irap compilando, nel primo la Sez.III su cui riportare i dati relativi al preriodo in regime forfetario, e nel secondo la Sez.II su cui riportare i dati relativi al periodo in regime ordinario.Qualora tale comportamento non fosse corretto si chiede di conoscere qual è la giusta procedura. Risposta a cura di Donato Foresta *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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QUESITO N. 613 del 10/11/2011 – utente fiscosport n. 16316 – prov. di RIMINI
Siamo un Motoclub costituito come ASD senza personalità giuridica affiliata alla FMI e iscritta regolarmente al CONI. Ci siamo costituiti a fine 2010 e quindi non abbiamo spedito alla SIAE la comunicazione per l'opzione 398 per l'anno 2010. Come possiamo rimediare? Risposta a cura di Gianpaolo Concari *, Collaboratore della Redazione di Fiscosport
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QUESITO N. 612 del 09/11/2011 – utente fiscosport n. 16743 – prov. di GENOVA
E' vero che un'A.S.D. invece di associare gli atleti che magari formano la sua squadra di calcio li può tesserare come atleti dandogli quindi uno status diverso da quello di socio? In questo caso è plausibile l'esistenza della A.S.D. se poi i soci continuano a rimanere unicamente quelli iniziali? Da specificare che le entrate a questo punto saranno naturalmente trattate tutte come commerciali (scuola calcio, sponsorizzazioni, pubblicità) tranne eventuali entrate da manifestazioni nel limite di 2 all'anno e dei 59.000 euro. Ovvio che eventualmente anche la scuola calcio potrebbe essere attività istituzionale non commerciale se si scegliesse di associare i bambini allenati, ma per scelta si preferirebbe non farlo. Risposta a cura di Francesco Sisani *, Collaboratore della Redazione Fiscosport
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QUESITO N. 611 del 29/10/2011 – utente fiscosport n. 11068 – prov. di FORLI’
Buongiorno, sono il Presidente di una Associazione Sportiva Dilettantistica in regime di 398. La mia associazione riconosce dei rimborsi/compensi forfetari ai propri atleti compilando la modulistica necessaria (ricevuta per compenso ex art. 67 co. 1 lett. m) DPR 917/1986 e autocertificazione del percepiente di non superamento del limite dei € 7.500 annui previsto dall'art. 69 co. 2 DPR 917/1986). Entro il mese di febbraio ho preparato con il mio consulente le certificazioni dei compensi erogati, E QUINDI PAGATI, nel corso dell'anno 2011 (anche se alcuni erano di competenza di anno diverso). Il mio consulente mi dice che dovrò poi anche presentare il modello 770 indicando quanto erogato a ciascun atleta seppur tutti i compensi erogati siano al di sotto della soglia dei € 7.500. E' corretto? Esaminando i vari modelli di dichiarazione e le vostre interessanti slides (730 e Unico) ho visto che vi è una casella dedicata appunto ai percettori e quindi alle somme percepite da ogni atleta dalle associazioni sportive dilettantistiche. Ogni atleta quindi deve compilare il quadro relativo ai compensi percepiti da associazioni sportive dilettantistiche nonostante questi siano rimborsi forfetari ex art. 67 co. 1 lett. m) inferiori agli € 7.500, giusto? questi compensi non gravano sulla determinazione del reddito di ogni atleta a quanto ho potuto leggere nelle vostre slides, è corretto? La mia preoccupazione è proprio questa: essendo tali compensi inquadrati nella categoria "altri redditi" non fanno cumulo con altri eventuali redditi? Ovviamente mi riferisco ad altri redditi in genere e non ad altri compensi percepiti da altre associazioni sportive dilettantistiche (se riuscite ad indicare anche riferimenti normativi in relazione alla Vs. risposta ve ne sarei grato). (Altri compensi ricevuti da altre associazioni sportive dilettantistiche immagino che invece facciano cumulo.) Vi ringrazio in anticipo per la Vs. risposta che mi sarà estremamente utile per chiarirmi i dubbi che ho esposto, soprattutto l'ultimo relativo al cumulo con altri redditi. Distinti saluti. Risposta a cura di Marco Fava *, Consulente Provinciale Fiscosport - Teramo
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