Giurisprudenza

La Cassazione “anticipa” la riforma dello sport nella definizione di attività sportiva

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La Cassazione, con la sentenza n. 30008 del 26 ottobre 2021, definisce il concetto di sport e di ente senza scopo di lucro sulla base della normativa e della giurisprudenza comunitaria, e chiarisce la necessità del riconoscimento sportivo ai fini della fruizione delle agevolazioni previste dalla legge 398/1991.

La perdita della qualifica di ente non commerciale per le a.s.d. (Nota a Cass....

La sentenza che si annota (Cassazione civ., Sez. V, Sent., 14/01/2021, n. 526) riguarda un istituto religioso, qualificato come ente ecclesiastico civilmente riconosciuto, ma è di sicuro interesse e di notevole impatto anche per le associazioni sportive dilettantistiche, accomunate agli enti ecclesiastici nell’agevolazione riconosciuta dall’art.149, comma 4, T.U.I.R. sulla perdita della qualifica di ente non commerciale. La tesi seguita dai giudici di legittimità può destare forti preoccupazioni soprattutto per i sodalizi sportivi che si finanziano grazie agli sponsor: corrono il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se i ricavi da sponsorizzazione sono prevalenti?

Associazioni Sportive Dilettantistiche e perdita della qualifica di Ente Non Commerciale – Commento a...

La Suprema Corte ha affermato un importante principio di diritto, chiarendo che, con riguardo alle Associazioni Sportive Dilettantistiche, si deve sempre distinguere tra qualità dell'ente e qualificazione delle attività poste in essere, ai fini fiscali, in commerciali o non commerciali.

L’interpretazione della direttiva UE in materia di esenzione IVA nella giurisprudenza comunitaria

Nel contributo che segue si prendono in esame le tre rilevanti sentenze della Corte di Giustizia nelle quali viene affrontato il tema dell'esenzione IVA per le prestazioni strettamente connesse con la pratica dello sport.

ICI e IMU: Analisi e commento dell’ordinanza Cass., 5. sez., n. 23053/2019 (ICI 2011)...

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In materia di esenzione ICI (e IMU) i due recenti provvedimenti emessi dalla quinta sezione della Suprema Corte, offrono lo spunto per analizzare il presupposto soggettivo e oggettivo dell’agevolazione prevista per gli immobili a uso sportivo.

Esclusione degli associati: quando la delibera è valida? – A margine di Cass....

Il caso esaminato nella recente pronuncia che si annota non riguarda un’associazione sportiva ma trattando dell’applicazione di norme civilistiche ha naturalmente una portata generale che interessa qualsiasi associazione e pertanto anche i sodalizi sportivi. La pronuncia offre dunque lo spunto per richiamare l’attenzione su un aspetto sostanziale, spesso trascurato, del rapporto con gli associati e per soffermarsi sugli aspetti formali e sostanziali della delibera di espulsione: quali sono i passaggi da seguire? E quali le motivazioni valide?

Principio di cassa e principio di competenza: dalla sentenza della C.T.R. Liguria del 04/06/2019...

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Nell’andamento ondivago della giurisprudenza sul tema del corretto principio da applicare in merito alla modalità di determinazione della base imponibile ai fini IRES e IRAP per le ASD/SSD che abbiano optato per la Legge 398/1991, si inserisce anche la sentenza n. 710 del 04/06/2019 della Commissione Tributaria Regionale per la Liguria.

APS compatibili con tutte le destinazioni d’uso? Dalla giurisprudenza amministrativa alcune precisazioni, valide anche...

L’art. 71 del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. n. 117/17) nel prevedere che le sedi degli enti del Terzo settore e i locali in cui si svolgono le relative attività istituzionali siano compatibili con tutte le destinazioni d'uso omogenee di cui al decreto del Ministero dei lavori pubblici 2 aprile 1968 n. 1444, indipendentemente dalla destinazione urbanistica, riproduce l’agevolazione già spettante alle associazioni di promozione sociale in base all’art. 32 comma IV L.383/2000, ora abrogato dalla riforma. La nuova disposizione è già applicabile alle APS iscritte ai rispettivi registri e verrà estesa a tutti gli ETS, dopo la piena attuazione della riforma, con l'operatività del RUNTS. Al riguardo, si segnalano alcune recenti pronunce della giurisprudenza amministrativa che, pur non facendo diretta applicazione della nuova disposizione, data la sostanziale corrispondenza con quella originaria destinata alle APS, meritano di essere tenute in considerazione non solo ora ma anche in una prospettiva futura.

Sovrafatturazione e dintorni: dalla sentenza C.T.R. Umbria 135/2019 un ampio inquadramento della questione

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La questione è ben nota e la sentenza non porta elementi di particolare novità, ma la prima parte di essa contiene numerosi spunti interessanti, con un ampio e documentato inquadramento di aspetti molto frequenti e il cui “ripasso” ci pare decisamente utile.

Fusione per incorporazione tra a.s.d.: si salvano titoli e giocatori ma attenzione ai debiti...

La fusione per incorporazione disciplinata dai regolamenti federali comporta l’applicazione delle regole civilistiche in tema di fusioni societarie, estensibili anche alle associazioni non riconosciute; pertanto la società sportiva incorporante risponde a norma dell’art. 2504bis c.c. dei debiti dell’incorporata.

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Una ASD composta da 3 soci, affiliata a una Federazione Nazionale, può tesserare come dirigenti dei soggetti non soci? Grazie
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